giovedì 17 novembre 2011

L'OTTANIO E' UN COLORE


Voglio una sedia, voglio metterla per strada e restare lì seduta a guardare. Guardo le signorine che passano e trascorro il tempo a chiedermi perché mai una donna dovrebbe indossare collants arancio col leggins corto bluette cappotto marrone scarpa color cuoio. Si capisce che quella è straniera, molto straniera non italiana ma nordica perché va in giro con la magliettina e basta (vero che oggi è caldo). Seduta a guardare. Se mi concentro abbastanza sulle mille forme e sui tanti colori non penso. Concentrati. La gonna troppo corta (mai corta come quella di una che ti si è strusciata addosso una volta). Concentrati! Le signore in giro ancora coi mocassini sfoderati e con le scarpe sportive estive ,che se non lo sapete montano il fondo di gomma chiaro e non scuro (le tue scarpe chiare allacciate). Piumini di tanti colori; quest'anno si usa il verde petrolio, diciamo così, che se lo chiami ottanio ti guardano tutti con una faccia schifata e poco ci manca che ti chiedano se improvvisamente hai cambiato le impostazioni sulla lingua (no la lingua no, questa non me la dovevi fare); con-cen-tra-ti ! Le biciclette, le scolaresche, i ragazzi spensierati: non ho mai portato i tacchi a 13 anni invece adesso tutte le ragazzine ce li hanno. E davanti a me, oltre la strada , la libreria " giunti al punto". Sono io. Ci sono. Sono qui. Arrivata. Costretta.

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