martedì 12 ottobre 2010

frammenti


" ...sì, l'ho capito, tu non credi più nell'amore, ma io ci credo ancora: io voglio provarci, non voglio rinunciarci all'amore..."
"...certo capisco, e credo che tu abbia ragione...davvero...".
Questo quello che dissi: le parole uscirono dalla bocca come soldatini, una dietro l'altra, in fila e con passo deciso procedevano da sole. La mia testa era piena invece di tutto il non detto, di quello che dovrebbe stare al posto di quel "niente" che è la mia risposta preferita per chi mi chiede "cosa c'è, a cosa pensi?". Pensieri complicati, sentimenti intricati a tal punto che non è semplice neppure per me trovarne l'inizio ( e la fine quella non c'è mai, di solito). Quello che non dico è quello che nessuno vuole ascoltare, quello che non mostro sono foto venute male, in cui tutto è sbagliato per chi guarda, tutto lontano dal bello.
Quello che pensai mentre, stesa accanto a te, ti ascoltavo era che non è vero che non credo più nell'amore; semplicemente è l'amore che ha smesso di credere in me.

giovedì 7 ottobre 2010

Non esiste una sola morte in ogni vita: ma tante piccole morti, una per ogni dolore. E tanto più il dolore è inaspettato, tanto più la morte sarà cruenta. Un lampo di luce fredda che ti attraversa come una lama: resti lì a guardare il sangue che scorre, sorprendendoti che sia il tuo, stupendoti di averne tanto in corpo. E mentre guardi, il sangue sbiadisce, la vista si annebbia, altri liquidi colano su di te, da te. La gola si riempie di tuoni, le mani tremano, i rumori cessano di colpo: e ti manca il caldo della terra, la carne perduta, il cuore che batteva senza essere il tuo. Tutto quello che non è mai stato tuo, ti manca ugualmente; tutto quello di cui hai temuto la fine dall'inizio dondola sull'orlo del pozzo; e allora chiudi gli occhi nell'attesa, che almeno tu non possa vedere quello che sai che accadrà. Non ci sarà nessuno a salvarti: non c'è mai.