venerdì 27 gennaio 2012

MAI


Ecco, ora lo dico. Forse ce la faccio. Io non sono magra, ma avrei voluto che tu mi amassi. Non lo sono stata mai, come non sono stata mai bionda con gli occhi azzurri, coi capelli lunghi fino al sedere. Mai. Non sono mai stata un'assidua frequentatrice di palestre, e neppure solo frequentatrice, non ho gli addominali e non voglio neppure averli. Ma lo stesso avrei voluto che tu mi amassi. Perché io l'ho fatto. Non ho avuto decine di ragazzi, non ho forse mai avuto neppure un fidanzato vero. Nessuno mi ha mai accompagnato a casa, e poi venuto a riprendere. Nessun autista, se non gli amici. Ero sempre diversa dalle altre. Non ho mai avuto abiti firmati perché i miei non volevano, e avevo già il seno quando nessuna delle mie amiche ce l'aveva; sono sempre stata fuori moda, perchè la moda dei corpi esiste. Ma credevo che tu mi avresti amato lo stesso. Perchè credevo che tu mi vedessi come io mi vedo. E io mi vedo luminosa. E unica. E generosa come la terra. E non sono fotogenica e neppure laureata e neppure ancora milionaria. Ma pensavo che niente di questo servisse per l'amore. Credevo che solo l'amore servisse per l'amore. E perciò credevo che dopo tutte le tue parole tu mi amassi. Davvero. Ma per l'amore non basta l'amore. O forse non basta a te.

Giocavo con la luce.
Giocavo con il buio
Giocavo con il silenzio
Giocavo con i suoni.
Giocavo da sola. Quasi sempre.

martedì 24 gennaio 2012

CESSIONE DEI 4/5


(per la foto

clovenlife:

Wood panels are the new white sheets

Model: Alysha

See more from this shoot here

Fonte: clovenlife )

Io ti do l'anima. Ma non per sempre. Te la cedo tutta completamente intera integra intatta in confezione sigillata. E poi aspetto di vedere cosa ne fai. Se ci giochi, se te la bevi, te la ridi, se la lasci sul ripiano della libreria a prendere polvere o nel cassetto del frigofero tra la verdura e la frutta in attesa di capire cosa vuoi. La puoi dividere plasmare soffiarci dentro fino a farne tanti palloncini. La puoi calpestare con tacchi a spillo da 13 centimetri oppure centrifugare e berla per diventare più grande o più piccolo di quello che sei. Sono il dolcetto di Alice nel paese delle meraviglie. La puoi usare per riparare la gomma bucata della tua bicicletta, oppure semplicemente cederla perché hai capito che la mia è un'anima ingombrante. Seppur leggerissima. Chissà perché non mi aspetto che tu te ne prenda cura; non mi aspetto che per te valga quanto vale per me. Qualunque cosa tu decida di farne, la mia anima non muterà forma, non perderà un grammo della sua ridente forza.
E poi, come sempre, tornerà a me.

domenica 22 gennaio 2012


Ho conosciuto un uomo che metteva in fila parole come fossero perle e ne faceva collane lunghissime con cui ricopriva il mio corpo per proteggerlo dalle brutture dei mondi; ho conosciuto un uomo che inventava le note e me le regalava perché io avessi ninna nanne sempre nuove da ascoltare; ho conosciuto un uomo con 32 denti di sorriso sempre smagliante come fossero mille soli di caldo tepore e di luce abbagliante con i quali illuminava ogni strada che io percorressi. Ho conosciuto un uomo che era tutti gli uomini che avessi mai immaginato più uno, di cui ancora ignoravo l'esistenza. E' stato l'ultimo a fregarmi.