lunedì 9 maggio 2011

SIRENE


Cosa succede quando una donna non proprio giovanissima incontra l'uomo perfetto? Nell'immediato? niente. Semplicemente non ci crede. Perché tanto di stronzi dopo 37 anni ne ha già incontrati in quantità sufficiente, e anche se quello di turno non lo è, si guadagna di diritto la chance di essere il prossimo. Ma c'è qualcosa che te lo fa vedere diverso, e non è merito di quel bicchiere di vino che bevi ogni tanto a pranzo, tanto più che lui comunque non è presente e quindi non beneficia dei tuoi sensi annebbiati: è una gentilezza nuova, una premura che non è finta, una partecipazione sincera ai piccoli eventi della tua vita a cui lo stai rendendo partecipe. Ed è una storia stupenda, l'innamoramento è stupendo: parte piano quasi con un sussurro, poi diventa un passaparola tra amiche, e infine è un pranzo di nozze in cui tanti ridono, ma parecchi piangono. E' febbrile l'attesa di rivedersi, risentirsi, riannusarsi: attesa che a volte si protrae troppo a lungo, è vero, ma tu sei così innamorata che non ci fai caso, o meglio non ti importa. Continui a vivere la tua vita, a cercare di non limitarti in niente, ad affermare davanti a chiunque te lo chieda che non ti sei messa in una angolo ad aspettare il prossimo miracolo, che stai sfruttando tutte le tue possibili occasioni. Intanto le lancette dell'orologio girano e mentre l'entusiasmo dell'inizio magari non è perso, il tempo a disposizione diminuisce, perché gli impegni esistono e sono reali, anzi molto di più. Il lavoro, per dirne una, che ci succhia le energie e il buonumore; i soldi che a farli ci vuole una vita e a perderli meno di un nano secondo; la famiglia che richiede presenza. Ma tu lo cerchi, e lo stesso fa lui: ti si consuma il cervello per quanto ci pensi e sei convinta che se non gli si spaccano i timpani delle orecchie che dovrebbero fischiargli in perpetuo peggio della sirena di un transatlantico poco ci manca. E poi c'è quella sensazione stranissima, mai provata sino ad ora che niente altro ti serva per essere felice se non lui e tutto lui; che nemmeno il sesso sia più in cima alla tua lista e onestamente è una scoperta sconvolgente per una che è sempre partita da quello e su quello ha basato il 75% della sua compatibilità con un altro essere umano. Spiazzante. Ma ogni cosa è in continua evoluzione e per quanto non si voglia guardare in faccia la nuova situazione uscita fresca fresca da un'operazione di chirurgia estetica rimodellante, prima o poi si sarà costretti a farlo. E togliendo lentamente le bende ci si accorgerà di non avere più uno spazio da occupare, un vestito da indossare, una festa a cui partecipare. Insomma per quanto l'amore ci sia, a volte non basta da solo a combattere ed a vincere grandi battaglie, soprattutto tra soldati già stremati da guerre precedenti. E quando sarà difficile trovare persino il tempo per una telefonata, quando non sarà più semplice come prima ridere e desiderarsi e prendersi un po' in giro; quando, mancando il tempo, si sacrificheranno le confidenze sempre scambiate, le coccole, le lotte per decidere cosa guardare in tv, allora non resterà che viverla come un ricordo. Già lontano, carissimo e dolce, che è ancora capace di affermare con forza che abbiamo l'occasione (forse solo una) di incontrare la persona perfetta per noi, la stessa nostra anima che abita un corpo diverso.

2 commenti:

  1. Come ti capisco, hai descritto parte di ciò che mi sono ritrovata a vivere negli ultimi anni - mai più l'avrei immaginato - sebbene nel mio caso il sesso sia stato più appassionante che in passato. In ogni caso le mie ultime relazioni, in cui sono stata innamorata a un livello imbarazzante, mi hanno insegnato che tutto può accadere (ancora). E lasciato fiduciosa :-)

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  2. continuiamo a svoltare angoli, e dietro c'è sempre una sorpresa, buona o cattiva che sia.
    P.S. non ho detto che il sesso non sia appassionato, ma che non ne sento la mancanza quando non c'è: sono appagata, anche senza (è questo che non mi era mai successo).

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