mercoledì 22 dicembre 2010
...se una donna vuole, cosa le impedisce di scopare, succhiare, godere fino ad essere buco una, due, tre volte? ma ritrovare la tua carne persa in mezzo a mille, sentire il tuo odore su un corpo che non credevi fosse tuo, essere uno bocca che mangia e l'altro bocca che beve fa parte delle eccezioni. puoi contiunare a chiamarlo solo sesso (e magari lo è), ma sempre in quei rari casi vedrai te stesso negli occhi dell'altro; sarai terra e seme insieme; perso e ritrovato.
domenica 12 dicembre 2010
schegge d'amore
non è il vetro che ci separa
che mi impedisce di vedere
nitidamente la tua figura;
ma la lontananza.
al di qua io immagino te,
al di là, più oltre, di più
guardo occhi che non ci sono
come fossero chiodati nei miei;
con affanno respiro aria umida
la stessa, spartita con te.
odori costruiti immaginati e
sono al centro del mercato delle spezie.
solo non sento la tua pelle
nessun calore ma vetro freddo.
e venero quella parete di luce
unica culla di parole non dette.
esplode-che fragore- ora sono
mille e di più, schegge d'amore
nell'aria che osservo in delirio
cieca di tanto brillante stupore
tripudio di luci
roteanti bottoni
con gambe cromate
su solchi di suoni
è un sogno di anime deste
è sogno di sonni distanti
pesanti ora lievi, bagnati
di carni uniformi striscianti
giovedì 9 dicembre 2010
quando mi vedrai,
tu non vedrai me
non vedrai le mie spalle piccole
e più su il mio capo chino
non la schiena curva
e gli occhi che sfuggono gli sguardi.
vedrai quello che hai visto
vedrai quello che devo mostrare
io diversa da quegli scatti
che ti avevano predato la mente
carne senza più misteri e
orbite vuote di pesanti buchi neri
toccherai sveglio la realtà
che si congiunge col sogno.
brucerà,
per te che non sopporti il dolore,
brucerà fredda.
e carponi, nudo oramai
cercherai di nuovo il sogno.
martedì 30 novembre 2010
confusi
Spiriti affini si pizzicano a distanza
ballando valzer a tempo di rock
vestiti di carne, ma solo l'uno per l'altro
coperti tra gente coperta, confusi
si ignorano, si spiano, si cercano,
poco si trovano ma basta
per riconoscersi ancora anime nude
per non dimenticare la mappa di nei, peli, tagli bambini
per ricordare i tuffi nelle carni, gli squarci, il rombo delle gole.
Tutto immaginato, tutto vissuto;
senza tracce nasce il dubbio, poi certezza
che sia solo profumo vagante nell'aria.
domenica 28 novembre 2010
senza sospetti
Oltre il silenzio sento il suono del mare, lontano
orecchio teso e in ascolto verso la conchiglia, culla che crea.
stanca. del divenire che mette il punto a frasi belle o brutte
stanca. di dover fingere un entusiasmo che non c'è
unica cosa certa, questa pelle che come un abito mi riveste;
questa carne che tutti scambiano per "me" senza sospetti
coperta troppo pesante per un'anima molto leggera
che filtra solo dai punti di sutura lasciati lenti
non basta. ma non serve.
ognuno mi agghinda per la sua festa
E quando è fine
Senza balli
Senza ospiti
sempre io avvicino di nuovo le sedie al tavolo.
mercoledì 24 novembre 2010
Grazie
Bisogna toccare il fondo prima di risalire. Un mio amico mi consigliò di fare in fretta: " prima lo tocchi, prima risali."
Io quel fondo l'ho toccato. Oggi. Ho cercato negli angoli il mio dolore, l'ho gridato al megafono, poi rabbia, cecità, disprezzo. Tutto moltiplicato per quella che credevo fosse la mia gioia. Poi un uomo mi ha rammentato quella che era da sempre stata la mia regola, ma che avevo smarrito tra mille rime: la semplicità.
Quest'uomo non saprà mai quanto ha fatto per me né conoscerà il mio rimpianto di aver fatto così poco per lui.
tra mille nomi, lui sarà il mio nome caro;
tra mille sguardi, il suo sarà quello gentile;
tra mille abbracci, il suo sarà quello sincero.
Non era il mio uomo, non era mio, ma è un grande Uomo.
E in silenzio questa volta, a te dico "Grazie".
Io quel fondo l'ho toccato. Oggi. Ho cercato negli angoli il mio dolore, l'ho gridato al megafono, poi rabbia, cecità, disprezzo. Tutto moltiplicato per quella che credevo fosse la mia gioia. Poi un uomo mi ha rammentato quella che era da sempre stata la mia regola, ma che avevo smarrito tra mille rime: la semplicità.
Quest'uomo non saprà mai quanto ha fatto per me né conoscerà il mio rimpianto di aver fatto così poco per lui.
tra mille nomi, lui sarà il mio nome caro;
tra mille sguardi, il suo sarà quello gentile;
tra mille abbracci, il suo sarà quello sincero.
Non era il mio uomo, non era mio, ma è un grande Uomo.
E in silenzio questa volta, a te dico "Grazie".
possesso di mancanza
Afferrerai ciò che ho da dirti dopo che mi avrai afferrato il corpo?
Ti sussurro il segreto che i tuoi occhi non vedono:
quello che le tue mani artiglio stringono non è solo carne
non sangue che diventa livido
pulsazioni che rimbombano di...
no...non ti parlerò in una lingua a te sconosciuta
accetto di essere corpo solo in possesso di mancanza.
Affermare che non mi ami non cambierà le cose;
rammaricarti perché ciò non sia successo le peggiora.
se tu tacessi forse potrei amarti
se tu tacessi forse vorrei...
ma l'ostinazione fa di te la sua casa
la negazione converte il dolore in potenza
i flussi amorevoli si dissolvono
sono fumi smarriti che riempiono la tua cucina
meglio sarebbe essere su un tetto, una casa, un qualsiasi balcone
ma non lì, non con te
non col tuo desiderio che mi urla
che tra tutte le tue donne
io sono l'unica, ma proprio l'unica
che non amerai mai.
venerdì 19 novembre 2010
lunedì 8 novembre 2010
Dammi una nicchia di carne
dove nascondere il volto
e allentare un pianto-alluvione che lavi la mia pena;
che la cavità delle tue amate ossa
sia la benda che stordisce, l'utero a cui fare ritorno;
che il tremito che mi percuote sia di frastuono,
che copra la mia rabbia.
annientami i sensi, ora che mi hai strappato il cuore;
non voglio assistere allo strazio.
cavami gli occhi
- non voglio vedere che ti vergogni di me -
strappami le orecchie
- non voglio sentirti ridere assieme alle altre -
tagliami la lingua
- non ci saranno nuove parole per te -
Merito il silenzio della realtà che esiste solo in un sogno;
il vento della fine di questo inesistente inizio.
martedì 12 ottobre 2010
frammenti
" ...sì, l'ho capito, tu non credi più nell'amore, ma io ci credo ancora: io voglio provarci, non voglio rinunciarci all'amore..."
"...certo capisco, e credo che tu abbia ragione...davvero...".
Questo quello che dissi: le parole uscirono dalla bocca come soldatini, una dietro l'altra, in fila e con passo deciso procedevano da sole. La mia testa era piena invece di tutto il non detto, di quello che dovrebbe stare al posto di quel "niente" che è la mia risposta preferita per chi mi chiede "cosa c'è, a cosa pensi?". Pensieri complicati, sentimenti intricati a tal punto che non è semplice neppure per me trovarne l'inizio ( e la fine quella non c'è mai, di solito). Quello che non dico è quello che nessuno vuole ascoltare, quello che non mostro sono foto venute male, in cui tutto è sbagliato per chi guarda, tutto lontano dal bello.
Quello che pensai mentre, stesa accanto a te, ti ascoltavo era che non è vero che non credo più nell'amore; semplicemente è l'amore che ha smesso di credere in me.
giovedì 7 ottobre 2010
Non esiste una sola morte in ogni vita: ma tante piccole morti, una per ogni dolore. E tanto più il dolore è inaspettato, tanto più la morte sarà cruenta. Un lampo di luce fredda che ti attraversa come una lama: resti lì a guardare il sangue che scorre, sorprendendoti che sia il tuo, stupendoti di averne tanto in corpo. E mentre guardi, il sangue sbiadisce, la vista si annebbia, altri liquidi colano su di te, da te. La gola si riempie di tuoni, le mani tremano, i rumori cessano di colpo: e ti manca il caldo della terra, la carne perduta, il cuore che batteva senza essere il tuo. Tutto quello che non è mai stato tuo, ti manca ugualmente; tutto quello di cui hai temuto la fine dall'inizio dondola sull'orlo del pozzo; e allora chiudi gli occhi nell'attesa, che almeno tu non possa vedere quello che sai che accadrà. Non ci sarà nessuno a salvarti: non c'è mai.
mercoledì 22 settembre 2010
A volte il sesso non è solo sesso e non è neppure amore. A volte è difficile dare un nome alle cose e più si perde tempo a provarci e più si rischia di danneggiare quello che si ha.
Nessun nome, dunque; ma solo un uomo. Un odore che compone per me sinfonie di corde e carne; uno sguardo che culla gli anfratti delle mie interiora e mani capaci di confondere i cuori. Non solo un uomo, ma un uomo solo.
Nessun nome, dunque; ma solo un uomo. Un odore che compone per me sinfonie di corde e carne; uno sguardo che culla gli anfratti delle mie interiora e mani capaci di confondere i cuori. Non solo un uomo, ma un uomo solo.
martedì 7 settembre 2010
Je crois
Je crois en l'abosulu; au signe de l'infini qui se pose sur mon dos; je crois que tout ce qui a un début doit meme avoir une fin. En mes fortes épaules; au destin qui décrit en chaque vie des courbes tout à fait égales. Je crois en la puissance des mots qui dégringolent dans les corps comme des larmes flamboyantes. Je crois en ma laquée solitude, en la chambre noire, en mon coeur arreté. En les cierges qui brulent de désir, en ma peau blanche, en mes mains qui me caressent. Je crois à mes yeux, pas aux tiens qui déjà regardent ailleurs.
martedì 31 agosto 2010
quattro mura bianco calce
come scrigno senza tempo
suoni, luci, ombre e vento
accompagnan la tensione
ogni fune, laccio o stringa
mi riporta alla visione
della mano che sapiente
mi ha bloccato corpo e mente
dell'odore che stordisce
della mano che colpisce
di occhi neri come brace
niente resta, tutto tace
una corda per legare
una benda per amare
un frustino per sentire
cera calda per soffrire
custodisco in fondo al cuore
il segreto di un Amore
la ricetta più preziosa
che guarisce da ogni cosa
come scrigno senza tempo
suoni, luci, ombre e vento
accompagnan la tensione
ogni fune, laccio o stringa
mi riporta alla visione
della mano che sapiente
mi ha bloccato corpo e mente
dell'odore che stordisce
della mano che colpisce
di occhi neri come brace
niente resta, tutto tace
una corda per legare
una benda per amare
un frustino per sentire
cera calda per soffrire
custodisco in fondo al cuore
il segreto di un Amore
la ricetta più preziosa
che guarisce da ogni cosa
lunedì 30 agosto 2010
E tu dove sei...
Tutto quello che desideri è qui
Tutto quello che desideri non esiste
cabarettista trasformista
l'inganno srotola finzioni
nasi fatti fuori da odori impazziti
che piegano l'anima in curve di spigoli
E tu dove sei?
Ti ho cercato sotto il sasso del giardino;
lì non c'eri
Ho spostato tutti i mobili di casa;
neppure lì tu eri
E poi in mezzo a piatti, caffé,
gomme lucenti e altro ancora
Nei luoghi conosciuti e in quelli sconosciuti
della mente mia ti cercai
Ed ancora tu non ci sei
Ho inseguito un'ombra credendo fosse la tua
Ma altri erano giunti prima di me
E guardandomi negli occhi mi hanno urlato:
Tu, Tu non esisti !
martedì 17 agosto 2010
bacio bollente
scivola cera
bacio bollente
striscia, s'insinua
solca la mente
la mano che regge
l'accesa candela
m'inchioda al tappeto
d'ignara maniera
pensieri all'unisono
silenzi parlanti
corpi segnati
da spiriti amanti
smarriti, confusi
la fiamma li avvolge
li gioca, li morde
li succhia, sconvolge
c'era la cera
buia è la stanza
tra occhi brillanti
nessuna distanza
giovedì 15 luglio 2010
Il tronco
Colo cristalli
lecco bottiglie
odore di sassi
fra mille stoviglie
l'occhio che fissa
cerchiato di scuro
il solo al riparo
mi scalda oltre il muro
ingenua per gioco
calpesto emozioni
fingendo stupore
procedo a tentoni
seduta, ora crollo
la carne, graffiando
su schegge di vetro
di sangue, bagnando
son io, forse no
importa qualcosa?
se è quello che vedo
se sento ogni cosa?
oppure son voci
che tuonano dentro
e vero vorrei
che fosse tormento
invece il silenzio
sott'acqua, mi pare
di viver la vita
scordando le ore
che festa sarebbe
frastuono ogni dove
è tempo, apro gli occhi
ma è fuori che piove
lecco bottiglie
odore di sassi
fra mille stoviglie
l'occhio che fissa
cerchiato di scuro
il solo al riparo
mi scalda oltre il muro
ingenua per gioco
calpesto emozioni
fingendo stupore
procedo a tentoni
seduta, ora crollo
la carne, graffiando
su schegge di vetro
di sangue, bagnando
son io, forse no
importa qualcosa?
se è quello che vedo
se sento ogni cosa?
oppure son voci
che tuonano dentro
e vero vorrei
che fosse tormento
invece il silenzio
sott'acqua, mi pare
di viver la vita
scordando le ore
che festa sarebbe
frastuono ogni dove
è tempo, apro gli occhi
ma è fuori che piove
giovedì 3 giugno 2010
Di tutto quello che ti dissi
Tu udisti suoni, non parole
Di tutte le immagini viste
Una sola ne scegliesti: la mia bocca
Inconsapevole rappresentante
Di ogni mia fessura
Nostro prediletto luogo di incontro
Ora solo per te tace
Chiusa e muta ma senza bavaglio
Smise di riconoscerti
Come suo padrone
Appena colse l'abbagliante verità
Tutto quello che tu chiamasti sesso
Io lo chiamo ancora amore
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