martedì 15 marzo 2011
SFOGHI (NON CUTANEI)
Stasera parlo a te, che mi hai svegliato quindici minuti fa (non stavo dormendo, ma tu non potevi saperlo), con un sms idiota nel quale per l'ennesima volta mi fai capire che mi vuoi. Sì, che mi vuoi scopare; perdonami, tu la odi questa parola (ma si sa io sono volgare), preferisci dire che tra me e te c'è questa energia che non riesci a controllare (il tuo pisello riconosce la mia voce, così dicesti), questa chimica che non hai mai avuto con nessun'altra, neppure con la tua fidanzataquasimoglie. Eh già, perché tu sei fidanzato, ma chissà perché quando hai le voglie non ti sfiora minimanente di sfogarle con lei: e questa sera cosa era? ah sì, eri in albergo da solo, una doccia enorme con dei vetri enormi, e tu ci vedi solo i miei seni schiacciati sopra. Come quando vedi un paio di scarpe a tacco alto e ci vedi me dentro, ovviamente nuda. La fidanzata è un dettaglio, come lo è che sono tre anni che non mi faccio mettere le mani addosso da te; sto cercando di ricordarmene il motivo: ecco, forse ora ricordo...credo potesse essere perché tre anni fa ti amavo, ti amavo con tutta la tua fidanzata sfortunatamente (vabbeh anche io me le vado a cercare), e tu lo sapevi. Sì, sapevi che mi ero innnamorata di te, che avrei fatto le valigie senza pensarci un attimo, lo sapevi e tu non mi amavi. Ma non ce l'ho con te per questo. E per cosa allora? ...ecco ricordo di nuovo...forse perché dopo che mi hai scopato di nuovo (scusami, ma questa parola non riesco a sostituirla in certe circostanze), mi hai candidamente comunicato che ti saresti sposato. Sono passati tre anni e non è ancora successo: ancora continui a stare con una donna che non ha piacere a fare l'amore con te (adesso che ha trent'anni, figurati come sarà tra dieci), e che tu non desideri neppure, però la ami, certo. Sarò stupida, ma non me lo spiego. Stasera credo di averti detto abbastanza chiaramente di immaginare quello che vuoi, ma di non coinvolgermi nei tuoi deliri di passione, perché qui di passione (nei tuoi confronti) non ce n'è più. Sicuramente non leggerai questo sfogo, perché le mie identità alternative non ti hanno mai interessato (tu volevi l'originale, come se io non fossi quella che sono anche qui), ma se dovessi farlo, se dovessi leggerlo, sappi che nel profondo del mio cuore penso che tu sia un coglione (senza offesa, si intende, e avrai sempre un posto tra i miei amici), che non ha capito che tutto il sesso strepitoso che c'era tra me e te c'era perché io ti amavo, e amare per me significa donarsi. Senza riserve. Ma (un "ma" c'è sempre nei racconti migliori, e anche nei peggiori) ci si fa una ragione ad un certo punto, ed io l'ho fatto: ho capito che non mi amavi, e non importa, ma che tu abbia approfittato del fatto che ti amassi per farti le migliori scopate della tua vita (questo è quello che mi hai sempre detto), questo non credo di potertelo perdonare. Spero che tu abbia una vita ricca di atti masturbatori (me lo racconti come fosse naturale), una bella casa, ed una bella moglie soprammobile, insomma che tu abbia tutto quello che desideri. Quello che desidero io, invece , è di non essere più desiderata da te.
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Io trovo l'atteggiamento dell'approfittare di un sentimento sincero e del dono di sé senza riserve proprio immorale e inaccettabile a livello umano. Quando si è innamorati si è fragili con la persona che è il nostro amato bene, e che questo usi a suo favore tale fragilità è per me un vero e proprio atto di violenza.
RispondiEliminaLa peggiore punizione per quest'uomo è già che la tua passione per lui sia spenta, e che nei suoi confronti l'unica sensazione che ancora hai è quella d'aver a che fare con un povero inutile e noiosissimo mediocre :-)
Per assurdo proprio l'atto di approfittare è stato un bene per me: finalmente ho visto quello che dovevo vedere ed ho visto lui in tutta la sua miseria. Indegno. A quel punto è stato un attimo: e da lì la fine.
RispondiEliminaTi ringrazio per il tuo commento...per le tue parole, Minerva. :)