mercoledì 23 marzo 2011

SETTEMBRE 2010


Tra masse di acciaio e lastre di vetri accecanti ecco un oasi: un piano ed un violino. Il brusio di chi acquista e di chi vende è così lontano da sembrare inesistente. Dolce è straziante come solo il suono prodotto dall'archetto può essere, rimango ipnotizzata da quel suo dondolio. Il cuore trabocca di gioia e dolore in una moltitudine di sentire diversi che non so spiegare. I ricordi di un'altalena si fondono e si confondono con quelli di me lontana. E' la magia del violino. Il vigore dei movimenti, la passione che trabocca dalle corde pizzicate, sfiorate, accarezzate con forza mi rammenta scene perdute chissà dove. Il colore del legno è pelle baciata dal sole scossa da fremiti infiniti. La cassa diffonde odori di vaniglia e caffé appena fatto. Null'altro resta se non l'ascolto.

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