
Ho bisogno di parole nuove per noi. Parole mai pronunciate, mai udite, mai condivise, per chiamare per nome qualcosa che ancora nome non ha.
PARSIA (parsìa, s.f.): la rotondità della "P" per descrivere come la tua lingua mi riempie la bocca; la "A" per come mi apro verso di te; la "R" per il groviglio; la "S" per come scivola; la " ì " (accentata) che indugia; la "A" che la libera.
SHULT (sciult, s.m.): è quando mi hai disteso, e hai fatto scorrere la tua mano sinistra sulla mia coscia fino a salire, fermandoti al seno. La "S" per lo strofinio; la "H" per l'incontro di due corpi; la "U" per il mio che si arcua sotto i tuoi gesti; la "L" per la dolcezza; la "T" per l'attrito.
COMDIB (comdìb, s.f.): il tuo perenne sorriso verso di me. La "C" per il taglio delle tue labbra; la "O" per il flusso che giunge a me; la "M" per il suo perdurare; la "d" per la pienezza e la direzione; la "I" per un attimo di quiete; la "b" per la mia risposta.
ILIS (ilìss, s.m.): sei tu dentro di me, in uno qualsiasi dei miei buchi (bocca, vagina, ano). La "I" per il tuo vigore e per la tua spinta; la "L" per la prosperosa calma; la "I" (di nuovo) per la tua ferma volontà; la "S" perché si scivola in luoghi oscuri e sconosciuti.
Una volta ho fatto l'amore con te. Con te ho fatto l'amore la prima volta.
Bellissime, rotonde, piene - grondanti eros :-)
RispondiEliminaprima o poi qualcuno penserà che ti pago profumatamente per i tuoi commenti e oltre ;)
RispondiEliminaLa questione è semplicissima, in realtà : in rete c'è moltissimo sesso che - quando non è squallido e patetico - è almeno banale, povero, tristissimo o di rara volgarità. Un immaginario che mi fa cadere le braccia :-(
RispondiEliminaQuando trovo, quindi, una persona che sento risuonare nella mia medesima sensorialità e la vedo (seppure con uno stile diverso dal mio, ciascuno di noi ha il proprio) celebrare un eros analogo a come lo intendo io - ovvero libero, pulito, intenso e 'sano' - allora mi piace seguirla e sostenerla nella 'bellezza' che sta promuovendo :-)
la questione in effetti è semplicissima: grazie. quando ho aperto il blog non credevo neppure lontanamente che i miei pensieri sarebbero stati condivisi da qualcuno. ciò che mi fa enormemente più piacere è che ci sia qualcuno che trova la mia sensibilità vicina alla sua e che sia così "generoso" (passami questo termine, per favore) e sicuro del proprio da regalarmi le sue parole sotto forma di commento.
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