mercoledì 23 maggio 2012

VAI VIA

Niente è reale quando siamo qui, io da questa parte dello schermo e tu dall'altra. Mai conoscerò l'espressione del tuo viso mentre pronunci la parola casa, o latte o auto. Tutto è nascosto ai miei occhi, e oramai anche alle mie orecchie. Posso solo immaginare una pausa, come un respiro più profondo per ogni tuo accapo, o un tono più alto per ogni parola scritta con la maiuscola; il tuo avere fretta quando invece di rispondere vedo comparire una faccina. La realtà non esiste mai qui, e non è mai esistita se non nel mio pensarti o nel tuo svelarmi la forma che tu volevi io vedessi. Quando cambierai ancora, in meglio o in peggio, io non lo saprò; continueranno ad apparirmi di te solo lettere, punti e virgole, ordinati in modo diverso. E sarà forse solo lo schermo eternamente bianco, intonso di ogni segno che per me è stata emozione a urlarmi quello che adesso tu solo mi sussurri: "vai via".

8 commenti:

  1. A me sono le pause che fanno impressione, perché ti danni per capire se è come il silenzio che ci sarebbe in un discorso oppure se l'interlocutore se ne frega altamente di ciò che scrivi

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  2. già...diciamo che la verità è che tutto quello che si può fare è interpretare, e che difficilmente riusciremo a capire se tutto quello che abbiamo sentito sia reale. oppure per niente.

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  3. Ancora peggio quando dall'altra parte c'è la persona che ami e desideri...

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  4. se non parlassimo di persone che amiamo e che desideriano non ci sarebbe niente su cui scrivere :). sempre grazie di leggermi Inneres

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    1. è vero, però a volta c'è troppo pudore (o timore) nello scrivere di coloro che amiamo

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  5. pudore...perché? io scrivo solo o esclusivamente per "loro"

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    1. non so è che a volte penso "magari se scrivo questo si offende"... forse più una pippa mentale

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  6. è peggio dire le cose e sbagliarle, che tacere.

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