lunedì 23 aprile 2012
LA MIA AMICA
E' cominciata così. La mia amica ha detto che un uomo come te non ha niente in comune con una come me. La mia amica ha detto che io sono troppo piccola per te. Io ho detto che le donne sono più mature degli uomini. La mia amica ha detto che non è il tuo caso, che tu sei maturo. La mia amica dice che quando ti avvicini ai cinquanta tutto cambia. Io le ho detto che lo capisco. La mia amica dice che no, non posso capirlo, che posso razionalmente cercare di farlo, niente di più. La mia amica ti stima perché non mi hai mai raccontato storie; non mi hai mai detto "sì, tutto quello che vuoi" e "io ti amerò per sempre". La mia amica dice che è meglio così, che tu sei troppo lontano e che io sogno troppo ad occhi aperti. La mia amica dice che non poteva essere altrimenti, che è stato un bene che non sia successo niente di irreparabile quando abbiamo fatto l'amore. Io ho detto alla mia amica che qualcosa di irreparabile è successo per me; anche se non è stata una gravidanza. La mia amica dice che devo considerare chiusa tutta la storia, che devo usare solo i verbi al passato. Io, la storia, quella vera, avrei voluto almeno iniziarla.
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