mercoledì 26 settembre 2012
IO, PERO', VOGLIO L'AMORE
Io, però, voglio l'amore. Voglio il desiderio irrefrenabile di baciarsi tra la folla fottendosene del mondo; le risate da bambini; la mollezza del dopo sesso; le parole fino a consumare la lingua. La lingua, sempre, quasi come strumento per visitare il mondo, e gli odori, i sapori, i respiri. Il dolore di un cuore che scoppia; una fica gonfia che finalmente esplode. Io voglio l'amore. La vicinanza della pelle, sottile come un'anima, la carezza sulla schiena curva piegata dalle nefandezze del mondo; quel velo sugli occhi dato dalle stanchezze; una mano sempre calda e aperta. Io voglio l'amore. Scarpe da ginnastica per le gite fuori porta; i capelli fatti dal parrucchiere e una torta; cene con gli amici e poi i silenzi carichi di molte parole. La pioggia che bagna tutto e il regalo di un maglione asciutto; una colazione a letto; le giornate perse per uffici cancellate dal mischiarsi dei corpi. I corpi prima di tutto per risolvere ogni problema dell'anima. Io, però, voglio l'amore.
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