lunedì 11 giugno 2012
Sì,
sono arrabbiata; no, non lo sono. Sì, sono delusa; no, non lo sono. Sì
sento una tristezza senza fine; no, non sento niente. Ora ho solo memoria di
tutte le tue bugie, delle parole dolci dette non so neppure per quale
motivo. Dei tuoi (finti, credevo) sberleffi, delle tua risa; chissà
quante volte avrai pensato a me ridendotela sotto i baffi. A tutto ho
creduto, come una stupida, persino al fatto che tu non avessi letto la
mail perché avevo sbagliato la casella a cui spedirla. A tutto. Perché sono sempre io a sbagliare. Cretina infinita impastata di carne che va a male. E
ancora non ho capito che diavolo vuoi da me, perché non è il sesso, ed è
questo che mi ha sviato la maggior parte delle volte, sai. E allora cosa? Una persona con cui confidarti? No,
perché non lo fai più. Una di cui correre in aiuto? Neppure; devo
proprio farmi sentire affranta per ricevere una telefonata da te, o una
tua mail. E allora cosa? Non hai bisogno di clown perché ne sei
circondato, di persone che non fanno altro che ridere e scherzare e
divertirsi e spassarsela tutti insieme per dimenticare ognuno le sue
solitudini. E allora cosa? Cosa? Cosa? Ma andrò a letto senza risposte e
non ne otterrò da te. Non hai mai voluto rassicurarmi, non potevi
farlo. Tu resti l'incontro bellissimo e terribile di cui per sempre e
fino alla fine avrei fatto volentieri a meno. Forse.
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"Tu resti l'incontro bellissimo e terribile di cui per sempre e fino alla fine avrei fatto volentieri a meno" questa è da scolpire
RispondiEliminanelle carni
RispondiEliminaCon un ferro rovente
Eliminae me la sono pure rigiocata :)
RispondiEliminalama profonda
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