sabato 1 ottobre 2011

OMBRE


- Non mi hai mai chiesto se ti amo..
- No, non l'ho fatto..
- ...e tu, tu mi ami?
- No. Ti voglio bene, ma non ti amo. E neppure tu mi ami.
- Ma ne sei sicura?....come puoi dirlo con certezza...?
- Riesco a percepire distintamente la tua mano quando si poggia su di me: rimane lì, io ne avverto la presenza, è piacevole, confortante, eccitante quando serve, ma resta sempre la tua mano. Sento le labbra quando le poggi sulle mie: sono calde, bagnate a volta, sempre morbide, sempre e solo tue.
- E per questo credi di non amarmi? Anzi, ne sei sicura...?
- Ho amato una volta. Lui non era diverso da me. Non era altro da me. La sua mano affondava nella gamba come un coltello caldo in un panetto di burro; il suo abbraccio mi circondava come la pelle di un animale coprendo ogni centimetro di pelle. Ero cava per lui, per proteggerlo dalle brutture del mondo e dalle intemperie se fosse servito; e ogni punto del mio corpo si cambiava in buco per accoglierlo. Per accogliermi. Amarmi. Soddisfarmi.
- ...perciò tu non mi ami...
- No.

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