sabato 22 ottobre 2011
IL DIVANO SPETTINATO
L'avevo sognata così, la fine della mia vita: io e te su di un divano spettinato, ad aspettare i giorni, con te che pizzichi le corde della tua chitarra. Sempre giovani; sempre vecchi. Lo stesso vestito estate ed inverno per due che non sentono altro se non l'aria che respirano, calda o fredda a seconda del tono delle parole. Eppure me l'ero scordato, di averla immaginata, prima di vedere questa foto. Prima di vederci di nuovo. E ora che ci vedo, io e te sul divano spettinato, di nuovo mi chiedo il come tu lo abbia barattato per uno in ordine. E per un'agenda giornaliera. E per una casa quattro stagioni.
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Scrivi splendidamente bene, tanto che spesso leggo ma non riesco a commentarti, beh...volevo solo fartelo sapere :)
RispondiEliminagrazie a te...e grazie di essere riuscita a farmelo sapere...
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