sabato 27 agosto 2011

SOTTO L'ALBERO


Faccio una pazzia, ma sì, vado a mangiare in quel piccolo ristorante di cui mi hanno già parlato: lo consiglio a tutti, clienti compresi e ancora io non ci sono stata. Ho voglia di pesce; arrivo, leggo il menu mentre sono al telefono e vedo che c'è quello che vorrei mangiare. Saluto la mia amica e chiedo al cameriere se posso accomodarmi; lui anniusce. In fondo su più di trenta tavoli solo due sono già occupati; scelgo quello sotto l'albero e aspetto. Fa in fretta ad arrivare, mi porta il menu che io consulto velocemente e mi consiglia due piatti, quelli che io avevo già scelto di prendere: bene. "Il vino?" - mi chiede-. "Il vino no", ho già guardato e hanno solo il vino della casa, e poi uno in bottiglia frizzante: quello frizzante non mi piace e lascio perdere. Metto sul tavolo quello che mi serve: il cellulare e il libro, la borsa a terra. Sto leggendo "Un karma pesante" di Daria Bignardi e mi piace: quando leggo qualcosa tendo ad imitarne la stile narrativo, divento un'imitatrice di parole, chissà forse sono dentro il romanzo e le sue frasi sono corte decise e spoglie, un po' come queste, ma quello che sento è sempre e solo mio. Passa la ragazza che lavora di fronte al mio negozio e mi urla " signora, oggi ci trattiamo bene eh!". Sorrido e faccio di sì con la testa, ancora non ho neppure cominciato a mangiare e ho fame. Zuppa di cozze: le cozze fresche e buone, ma troppo peperoncino, un peccato. Erano settimane che non sentivo la tua voce: il peperoncino mi fa bruciare gli occhi che diventano lucidi, un po' per cose diverse. Non credevo che chiamassi e non so ancora come mi sento. Trancio di tonno fresco scottato: buono, arriva quasi freddo, ma è freschissimo; è tagliato alto, quasi crudo come piace a me, e morbidissimo. Penso di aver bisogno di credere di amare un uomo, o di averlo amato, e che quell'uomo non sia più tu, perché l'uomo che amavo, che amo, che diceva di amarmi non mi avrebbe procurato tanto male intenzionalmente. I pomodori sono solo di contorno al piatto, ma li mangio, sconditi sono buoni lo stesso. I pomodori mi servono. Chiedo il conto e vado via, un po' più sola di quando sono arrivata.

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