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Prima ho pensato a te com'eri: ai toni flessuosi della tua voce, a cosa mi raccontavano le tue mani, alle risate dei tuoi occhi. Poi per noia e per divertimento ho pensato a te a come saresti stato e i tuoi gesti mancanti sono diventati presenze. E allora ti ho visto prendere un caffé al bar, fare benzina, parlare coi clienti. Ho immaginato nuove conversazioni, nuovi abiti, nuovi finali. All'improvviso tutto si è mischiato: il vero ha perso valore, il falso l'ha guadagnato. Le risate sono diventate lacrime, gli abbracci schiaffi; la presenza ha scandito nuovamente l'assenza. Intontita e in contemplazione di un film mai proiettato ho capito che qualunque cosa fosse stato allora, oggi io sarei sempre qui e tu là. Pensieri di una nuova anziana signora seduta su una vecchia poltrona in attesa di contemplare il cielo di domani.